Quando mi hanno detto di trasferirmi in questa città ho sottovalutato un sacco di cose. Ho solo fatto il biglietto, preparato le valigie, trovato un appartamento e sono partito, lontano da casa.
A casa ho lasciato tutto: la mia città , i miei amici, il
mare, il mio ufficio, le mie abitudini, il mio modo di vivere. Praticamente la
mia vita.
Ora sono in questa grande città con un nuovo lavoro, una
nuova casa e sempre davanti a questo benedetto computer. E poi sto maledetto
caldo, ma quanto caldo fa qui? Si schiatta di caldo e non c’è neanche il mare
per andare a godersi un po’ di frescura.
È tardi. Come al solito. Un mese che sono qui e non sono
mai uscito prima delle 22.00 da questo tristissimo grattacielo. Ok il lavoro mi
piace, è quello che ho sempre desiderato ma qui si trotta che è una bellezza.
Orari assurdi a cui non ero proprio abituato. Beh ma ora basta ho fame, torno a
casa.
Se mi muovo riesco a prendere la Metro, la sento è
appena arrivata. Devo prenderla ho troppa fame. Grande, ho scansato la
vecchietta sulle scale e sono riuscito ad entrare per un pelo; c’è anche posto
che culo! Quattro fermate e sono a casa.
Ste cazzo di chiavi non le trovo mai. Eccole. Eccomi a
casa finalmente. Ma nooo cazzo una zanzara! Zanzara di merda ci vediamo dopo io
e te, ora ho fame. Vediamo che c’è in frigo. Mmm…una beata minchia, solo del
formaggio spalmabile e una birra! Apriamo la dispensa e speriamo in qualcosa di
meglio…tonno, tonno e tonno. Tristezza.
Chi cazzo chiama a quest’ora? Ah Mamma.
"Pronto?
Ehi Mamma si si sono io e poi scusa mi chiami tu e
chiedi chi è?
Si si sto bene, sono appena uscito da lavoro. Si mamma,
a quest’ora si. Si sono stanco.
Che ho mangiato? Hai un’altra domanda? Mamma non avevo
nulla in frigo, ho mangiato tonno, formaggio e un po’ di pane.
Come? Sto magro? No mamma sto bene non preoccuparti. E
lo so, hai ragione ma le cose che mi sono portato da casa sono già finite. Il
sugo l’ho usato subito, i pomodori sott’olio anche, ieri ho finito la focaccia.
È finito tutto Mamma. No no non ti preoccupare mi arrangerò. Salutami papà ok?
Si, ok ci sentiamo domani. Si si faccio la spesa tranquilla".
Che tristezza…
Marco N.
Marco N.
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