Dopo aver visto un piatto di orecchiette fatte in casa
condite con polpa di pomodoro, anche questa homemade, che il mio caro amico
barese aveva postato sul gruppo durante il pranzo della domenica, mi è salita
una voglia incredibile di .. orecchiette fatte a mano!
Piccolo problema: non conosco nessuno che abiti qua vicino
che me le possa preparare, e nemmeno nessuno che me le possa portare da qualche
paesino del sud Italia, dove una cara nonnina si cimenta da tutta la vita a
preparare la pasta in casa… Per fortuna tra poco arriverà MeLoPortiTu e potrò
trovare qualche viaggiatore che mi trasporti i prodotti tipici e genuini da tutte le parti
della nostra bellissima penisola.
Ma, nel mentre, come potevo fare per saziare la mia voglia di pasta fresca?! La sorte, grazie al cielo, girava un poco a mio favore: la settimana
successiva sarei stata in ferie ed avrei avuto quindi tutto il tempo per cimentarmi
nell’ardua impresa di provare a fare la pasta in casa. Già questa sfida non era
semplice (non avendo mai provato a cucinarle), ma per di più avrei poi dovuto subire il confronto con le orecchiette che la
nonna Elena di mio marito faceva spessissimo durante la sua infanzia…e che lui
si sogna ancora adesso!
Per la ricetta leggo circa 150 blog e siti internet, dove
ognuno si dichiara sommo esperto e massimo conoscitore di orecchiette e
procedure per ottenere l’impasto perfetto. Come mio solito, non mi fido di un’unica
fonte, ma attingo un po’ da qua e un po’ da là , capendo quali sono gli elementi
davvero fondamentali e cosa invece può essere frutto di creatività , genio e …
non troppa sregolatezza!
Dunque farina di semola, acqua e un pizzico di sale.. ingredienti
basilari, semplici e che, se mescolati e amalgamati nel modo giusto, daranno
un risultato sorprendente.
Metto a riposare il panetto, nel mentre cerco qualche
ricetta per il condimento… Avevo voglia di gamberoni (ok, li avevo anche nel
frigorifero) … Poi penso a qualche abbinamento: zucchine e funghi sarebbero
perfetti! Però, non banali zucchine tagliate a listarelle, ma decido di
preparare un pesto di zucchine al profumo di prezzemolo, che mischierò poi ai
gamberi e funghi cotti in padella e sfumati con il vino bianco. Insomma, un
sughetto mica da ridere!
Ed ecco arrivato il momento di creare le famose orecchiette:
in teoria “bastava” fare un salsicciotto con la pasta, poi “tagliare i pezzetti con un coltello,
trascinando il coltello con il polpastrello dell’indice della mano libera, per
far assumere al pezzetto di pasta la
forma dell’orecchietta. Dopo di che appoggiare l’orecchiatta
sulla punta del pollice e rovesciarla leggermente all’indietro in modo che la
parte liscia resti all’interno”. EH?!?!??!?!?! Ma che cavolo
significa!?! Inutile dire che non avevo capito un cavolo…
Per fortuna esiste
Youtube! Ed eccomi alla ricerca di video tutorial per capire come si può dare
la forma dell’orecchietta alla pasta. Trovo video davvero comici con nonne o zie
che preparano, nella loro cucina anni 60’, orecchiette da secoli, e,
grazie alla loro esperienza, riesco, pian piano, a creare della pasta che
ricordi vagamente un’orecchietta…
Tentativo dopo tentativo i risultati iniziano
decisamente a migliorare, fino ad ottenere delle orecchiette dalla forma ‘giusta’
(tempo stimato per fare le orecchiette, da ricetta: 60 minuti, tempo effettivo
impiegato da Claudia: 3 ore!).
Mi dedico poi alla preparazione del condimento “gourmet”, e
devo dire che l’aspetto e il sapore erano davvero sublimi. Spero solo che le
orecchiette siano ‘mangiabili’, e che non rovinino questo delizioso sughetto.
Ebbene ragazzi… mio marito si stava mettendo a piangere da
quanto erano buone le MIE orecchiette! Mi sono sentita una cuoca da stelle Michelin! Oh, B-U-O-N-I-S-S-I-M-E!
Questa volta mi sono dovuta fare i complimenti da sola… Ma attendo
di assaggiare le orecchiette di Bari prima di potermi eleggere “Head of Orechiette”!
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