Compare Luca, aviri a tastari la Granita





Vi dirò, rispetto ai miei soci e ai loro patimenti da studenti fuori sede io sono sicuramente stato più fortunato.

Sono nato a Milano (“figa M.I” citazione tipica dei locali) cresciuto qui, studiato qui, figlio unico, dal punto di vista dei comfort la bella vita insomma.
Diciamocelo, il Marechiaro (altra citazione tipica dei milanesi per definire una persona proveniente dal sud Italia) ce l’ha un po' quella roba del “Si ma al sud si mangia meglio”, oppure “Si Cracco sarà anche bravo ma se assaggiasse le pizze fritte di mia madre”… sul principio pensavo fossero solo dicerie poi nell’estate del 2008, durante il mio primo viaggio in Sicilia, ho scoperto lei, la Granita, quella con la G maiuscola.
Ecco, il problema è che la maggior parte di noi, compreso il sottoscritto prima di assaggiare quella siciliana, è convinto che la granita sia quel malloppo di ghiaccio tritato, verde (se è alla menta)  bianco (se è al limone), che comunemente viene servito nella maggior parte delle gelaterie del nord Italia. Ragazzi miei, non ci crederete, ma vi hanno sempre mentito.
Purtroppo descrivere il sapore e la consistenza di una delle cose più buone che io abbia mai assaggiato, attraverso un post, non sarà facile ma prometto di fare del mio meglio per rendere l’idea.
La Granita siciliana (da notare nuovamente la G maiuscola, vi assicuro che se la merita tutta) è molto più simile ad un gelato; cremosa e consistente non solo è gustabile accompagnata dalla famosa brioches con il cappello (di cui parleremo più avanti) ma, come da tradizione siciliana, può tranquillamente essere consumata a colazione.
Provate ad immaginare il nordico, in questo caso il sottoscritto, che arriva in Sicilia tutto fenomeno: “Dai su, assaggiamo questa fantomatica granita, cosa sarà mai” e si vede sbriciolare sotto gli occhi tutti gli stereotipi di granita che lo hanno accompagnato per tutta l’infanzia. Vi tralascio la soddisfazione negli occhi ed il ghigno malefico del buon Ciatto (il nostro fornitore di granite per quella intera estate) nel constatare di aver fatto un’altra vittima, una illustre, pesante, ambita: il milanese, sto fetuso!!!
C’è inoltre da fare un’altra importante considerazione: voi non penserete davvero che menta, limone e ghiaccio spray siano gli unici gusti di granita conosciuti nel mondo? Poveri stolti. La Granita siciliana si presenta in una serie infinita di variabili che vanno dalla fragola alla pesca, dal cioccolato alla mandorla, accompagnate, se desiderata, da panna, rigorosamente fatta in casa.
Beh, ammettendo la sconfitta, vi dirò che quell’anno in Sicilia ci ho passato 20 giorni viaggiando a ritmi forsennati di 2-3 granite al giorno al grido di “Tanto è acqua”; poverino Luca, forse a Milano è acqua ma qui è una mina calorica.

In conclusione ragazzi, se vi capita di passare dalle parti di quella terra meravigliosa che è la Sicilia, ricordatevi di lasciare al nord tutto quello che avete sempre saputo sulle granite, oppure portatevelo dietro… Qualunque cosa decidiate di fare, vi assicuro che rimarrete piacevolmente colpiti.  
Luca

Me Lo Porti Tu

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